Assieme a quelli di Sessa, Cevio e Sonvico, il Torchio comunale di Cavigliano è tra gli esemplari più antichi del Canton Ticino. Lo studio del manufatto e della documentazione non ha finora permesso di stabilire con certezza la data della sua costruzione. La scritta 1609 scolpita sulla trave principale potrebbe riferirsi all’anno di costruzione o, eventualità non esclusa, a quello di una riparazione particolarmente importante.

Situato in una costruzione rustica sulla piazzetta del villaggio, il Torchio si distingue per la sua grandezza: la trave principale misura infatti quasi 10 metri di lunghezza e ha una sezione media di oltre cento centimetri.

Il Torchio di Cavigliano, del tipo “a leva” (detto anche “piemontese”), è stato utilizzato fino al secondo dopoguerra.

Grazie al suo ottimo stato di conservazione e ad un accurato intervento di restauro dell’edificio che lo accoglie (2006-07), il Torchio è oggi un’importante testimonianza dell’architettura rurale e delle tradizionali attività agricole caratterizzanti la regione nei secoli passati.

Ben poco si sa sulle esatte origini dell’antico torchio di Cavigliano; nessun documento è stato finora rinvenuto; l’unico dato certo che permetta di risalire alla sua costruzione e messa in servizio è legato alla data incisa sulla trave principale “1609” accompagnata dal monogramma di Cristo “IHS” e una croce.

Di sicuro si sa che in paese esistevano ben tre torchi: uno privato al Canton Zott e due “della comune”. Tra questi, quello “di dentro”, i cui resti sono stati recentemente riportati alla luce nello stabile delle ex-scuole costruito nel 1871 (che ora accoglie l’Ufficio tecnico intercomunale) e l’attuale torchio, detto “dei Mazzucchi” o “Macuchi, che in origine apparteneva alla Terra di Golino. A conferma di ciò si citano alcune leggende che potrebbero, almeno in parte, includere qualche verità.

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